Da Bergamo a Dogubayazit - 3500 km
Siamo partiti alla metà di Aprile in 4 amici sulle rispettive moto: Michele da Benevento su GS1200 adv, Paolo da Roma su GS1200, Franco da Firenze su VStrom 650 ed io da Bergamo su F800GS.
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Nei Pressi di Dogubayazit |
La prima ipotesi di itinerario prevedeva che io raggiungessi la Turchia attraverso Serbia e Bulgaria mentre gli altri si sarebbero imbarcati a Brindisi per Igoumenitsa procedendo poi verso Istanbul dove ci saremmo dovuti incontrare al terzo giorno di viaggio. Per vicissitudini varie ho rinunciato al percorso via terra e anch'io ho preso la nave, anche se da Ancona, per raggiungere il resto del gruppo il giorno successivo a Igoumenitsa.
Avrei voluto dedicare molti più giorni a questo interessante viaggio ma a causa degli impegni di lavoro dei miei amici siamo stati costretti ad accontentarci di poco meno di un mese.
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Il Palazzo di Isaak Pasha |
Si è quindi deciso di procedere il più velocemente possibile durante l'avvicinamento e il ritorno, rinunciando a soste/visite in Grecia e Turchia per destinare più tempo alla permanenza in Iran. Tutto sommato non è stata una grossa rinuncia visto che Grecia e Turchia le avevamo già girate in lungo e in largo nel corso di precedenti avventure.
Il percorso di andata è stato scelto sopratutto in funzione delle temperature che in quella stagione all'interno della Turchia sono ancora molto basse. Abbiamo pertanto preferito passare da sud, anche se la strada è più lunga, cercando di evitare le montagne ma nonostante ciò ci siamo ritrovati a viaggiare con pioggia e neve e con temperature comprese tra 0 e 10 gradi.
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Il cortile Interno |
Per questo motivo, ed anche per le informazioni raccolte sul posto, non siamo entrati in Iran dal valico di Sero, come previsto dal nostro programma, ma ci siamo diretti più a nord per passare la frontiera a Bazargan che è il valico più importante tra Turchia e Iran e sicuramente sgombro da neve.
Comunque nonostante le avverse condizioni meteorologiche, dopo 3500 km di noioso e faticoso trasferimento siamo finalmente arrivati a Dogubayazit.
Essendo ancora presto siamo andati a visitare il seicentesco Palazzo di Ishak Pasa, complesso architettonico costituito da una fortezza con all'interno il palazzo e la moschea. Tappa obbligata e motivo d'orgoglio per il popolo curdo che vale sicuramente la pena di visitare. Rientrati a Dogubayazit, squallida cittadina di frontiera a circa 2.000 metri di altitudine, ci siamo fermati per la notte in un hotel con splendida vista sul monte Ararat. Un pasto frugale e poi tutti a letto perchè l'indomani avremmo avuto una giornata impegnativa a causa del passaggio della famigerata frontiera iraniana ed inoltre per la perdita di 1 ora e mezza dovuta al cambio di fuso orario.
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La Sala Principale |
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Dalla finestra della mia camera ..... |
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Il Monte Ararat 5.165 slm |