mercoledì 13 novembre 2013

4. L'Azerbaijan Iraniano


secondo giorno in iran - kandovan


Con Hossein prima della partenza
La tappa di oggi prevede l'attraversamento del grande Lago Salato di Orumiyeh per giungere fino a Kandovan dove ci fermeremo per la visita del villaggio. Partiamo come sempre piuttosto presto sotto un cielo terso ma con temperatura ancora abbastanza fresca. Dopo aver lasciato alle spalle il caotico traffico di Urmia, ben presto raggiungiamo il lago che si attraversa su un ponte a pagamento il cui casellante ci ha però fatto proseguire senza pagare. In Iran moto come le nostre non esistono e probabilmente non esiste nemmeno la tariffa. Il Lago Salato non è niente di speciale, 6000 kmq di superficie con una profondità massima di 16 metri ricorda il Lago d'Aral e la sua triste agonia.




Dopo le consuete foto di rito procediamo verso l'interno inerpicandoci su brulle montagne spruzzate di neve fino ai 2.000 metri di Kandovan. Fa molto freddo; ci dicono che durante la notte sono scesi 20 cm di neve ma ora c'è il sole e la temperatura sta pian piano salendo. 
Kandovan è uno straordinario villaggio trogloditico le cui case sono scavate nella roccia tuttora quasi tutte abitate.
Alcuni definiscono Kandovan come la Cappadocia dell'Iran ma non gli assomiglia proprio per niente. Il sito è molto più piccolo, trasandato, sporco, poco accogliente e non ristruttutato, ma sicuramente molto più "vero" e genuino
E' abitato da gente umile, prevalentemente costituita da pastori e da piccoli commercianti che cercano di vendere i loro prodotti artigianali ai turisti. Forse sarà la stagione ma noi di turisti ne abbiamo visti ben pochi, solo un pulmino di studentesse incuriosite più dalla nostra presenza che dalla spettacolarità del villaggio.













 
Lasciamo Kandovan nel primo pomeriggio spostandoci verso sud in direzione di Takab dove intendiamo pernottare. La strada è molto bella, piena di curve, attraversa sperduti e caratteristici villaggi di montagna. Una volta giunti a Takab scendiamo al Rangi Hotel che è l'unica sistemazione decente della città. In hotel incontriamo 3 donne italiane che stanno girando l'Iran con una guida e un autista locali. Passiamo così una piacevole serata in loro compagnia approfittando anche della loro guida per ricevere ulteriori informazioni sull'Iran e sul nostro itinerario. 

L'unica nota dolente della giornata l'abbiamo scoperta il mattino dopo al momento di pagare il conto. Nonostante fossero esposti i prezzi, il nostro conto è stato praticamente raddoppiato in quanto ospiti stranieri. Ciò in ottemperanza ad una vecchia quanto assurda consuetudine iraniana. Per contro mi è rimasta la consolazione che per una camera singola con prima colazione più la cena della sera precedente ho pagato l'equivalente di 35 euro.